Padova, era ora!I biancoscudati colgono i primi tre punti della stagione al termine di una gara che li ha visti padroni del campo
Il Padova mette la testa fuori dal guscio, finalmente. Lo fa conquistando i primi tre, importanti, punti della sua stagione a coronamento di una prestazione maiuscola per intensità ed organizzazione di gioco.
Il calcio è proprio una bestia strana, verrebbe da dire, tanta è la differenza che corre tra il Padova che ha piegato la resistenza della Cremonese in un campo dove non vinceva da 74 anni, ed il Padova impacciato e in balia dell'avversario di sette giorni prima nella sconfitta interna contro il Cittadella.
E' una squadra solida, quella messa in campo da Pellegrino allo "Zini". Una squadra che, dopo una partenza timorosa, ha saputo calare gli assi vincenti uno dopo l'altro, merito della prestazione dei singoli di maggior estro, ma merito soprattutto di un collettivo che oggi ha fatto capire a tutti di essere dalla parte del tecnico e determinato a vincere.
Vittoria voluta, cercata e... trovata, quindi. Anche la Cremo è in cerca di punti facili. Lo si capisce da subito, perchè sono i padroni di casa a portarsi nei pressi dell'area biancoscudata per primi. I venti minuti iniziali, però, sono da pennichella del dopo pranzo, tanto leziosa è la manovra dei grigiorossi e tanto attendista l'atteggiamento di Bedin & Co.
Il Padova fa ciò che deve, tuttavia, ossia
aspetta l'avversario per colpirlo in contropiede. Accade questo attorno al 22', quando Zecchin guadagna una punizione dai 25 metri, che Bianchi para a terra. E' il
preludio al vantaggio. Russo conquista una palla sulla destra e lancia l'affondo, trovando sulla strada un difensore grigiorosso che lo stende. Sul pallone si presenta lo stesso Zecchin, ma stavolta la posizione suggerisce di crossare il pallone che, calciato a mezza altezza, trova smarcato
Sinigaglia: sfruttato il rimpallo favorevole, per l'ex centravanti dell'Arezzo è un gioco da ragazzi infilare Bianchi in diagonale. E' 1-0.
Sul vantaggio il Padova gioca sulle ali dell'entusiasmo. Non solo la Cremonese non riesce a reagire allo smacco subìto, ma i biancoscudati si fanno pericolosi ancora attorno alla mezzora con un paio di inserimenti sulle fasce. Il dominio di marca patavina culmina al 46', con il gol del raddoppio, una perla da cineteca.
Turchi fraseggia con Sinigaglia che, stoppata la palla col petto, gli serve l'assist appena fuori dall'area di rigore: il centrocampista di coordina e lascia partire un destro al vetriolo che si insacca all'incrocio dei pali, con Bianchi impotente nonostante il tuffo. Raddoppio meritato, Cremonese a terra. Solo in questo momento i grigiorossi si rialzano; un minuto dopo è il fantasista
Pepe (il migliore della truppa di Verdelli) a concludere dalla distanza, con il pallone che si stampa sulla traversa a Cano battuto. E' l'unico sussulto per la squadra, frastornata dall'uno-due biancoscudato e poco razionale nella costruzione del gioco dalla metà campo in su.
Nonostante il duplice svantaggio i padroni di casa non demordono e l'inizio di ripresa vede ancora Pepe protagonista. Al 2' la Cremo reclama per un rigore, che forse c'è anche, per un atterramento proprio del numero 10 di casa. Al 14' è Carparelli a provarci, ma Cano risponde di piede. Quindi è il Padova a tornare padrone del campo, una volta chiusa la parentesi con il forcing dei lombardi. Il terzo gol non arriva per un'inezia al 25': il contropiede dei biancoscudati è fulmineo; Zecchin corre lungo la fascia sinistra e mette in mezzo per
Sinigaglia, il cui
rasoterra di destro al volo si stampa sul palo. Poi la stanchezza prende il sopravvento: la Cremonese cala alla distanza, il Padova controlla con maestria il gioco a centrocampo, sfiorando ancora il 3-0 nei minuti di recupero, quando Bianchi si supera nella conclusione ravvicinata di Russo dopo una sgroppata di 40 metri di campo sul lancio dalle retrovie.
Il triplice fischio finale fa tirare una bella boccata d'ossigeno al Padova: la delusione del dopo Padova-Cittadella è passata, ora c'è spazio per qualche sorriso e meritate pacche sulle spalle. Vietato esaltarsi il campionato del Padova inizia oggi.
LA PAGELLACremonese-Padova 0-2: E' un Padova che sfiora l'encomio con Turchi e Sinigaglia
Cano 6: Gara sostanzialmente tranquilla, per lui. Corre un pericolo sul finire di primo tempo in occasione della traversa piena di Pepe, nella ripresa respinge con i piedi un tiro di Carparelli appena dentro l'area.
Mastronicola 6: Buona prestazione, la sua. Non concede nulla agli avversari ed è sempre puntuale nelle chiusure.
Stancanelli 6,5: Lo stavamo aspettando. Il terzino sinistro macina qualche chilometro sulla fascia di competenza: è incisivo quando serve, preciso nei recuperi quando invece è la Cremonese a proporsi in avanti.
Mazzocco (dal 20' s.t.) 6: Entra in campo a metà ripresa ma sembra che il terreno di gioco l'abbia gestito fin dall'inizio, tanto è bravo a calarsi nei ritmi della gara.
Zeoli 6,5: Trascinatore della difesa, la sua gara è impeccabile, anche se gli attaccanti della Cremonese sono facili prede della retroguardia biancoscudata.
Bedin 6,5: Il capitano parte in sordina, ma è nel momento topico della gara, ovvero a metà ripresa, che lo vediamo sfoderare grinta e cattiveria agonistica tali da distinguerlo nel centrocampo scudato.
Cotroneo 6: Ha vita facile, perchè la quantità offensiva dei padroni di casa è davvero poca. Non si fa trovare impreparato.
Russo 6: Buona gara, anche per lui, impreziosita da qualche discesa sulla fascia. Fallisce di un soffio il facile 3-0, ma la stanchezza nel finale ha preso il sopravvento. In crescita.
Calà Campana 6: Si nota soprattutto quando il Padova deve rompere il gioco dei grigiorossi. E' importante in fase di interdizione, nell'impostazione del gioco alterna buone giocate ad altre meno efficaci.
Lolli (dal 11' s.t.) 6: Si adatta senza difficoltà al doppio ruolo che gli viene imposto da Pellegrino: prima in mezzo al campo, quindi come terzino sinistro in luogo di Stancanelli.
Sinigaglia 7: Un gol, un palo nel finale ed una prestazione da incorniciare. Che sia il vero Sinigaglia, finalmente?
Turchi 7,5: E' la vera sorpresa di giornata. Gioca una gara superlativa, dimostrando una grande propensione alla costruzione del gioco d'attacco biancoscudato, creando spazi e concludendo dalla distanza. Una botta da fuori gli vale il gol più bello della domenica.
Miglietta (dal 11' s.t.) 6: Tiene il campo a dovere, senza disdegnare qualche sortita offensiva. Si distingue soprattutto per il buon palleggio anche nello sbrogliare situazioni delicate.
Zecchin 6: A dire il vero non è entusiasmante, nell'arco dei 90 minuti. Fornisce l'assist per Sinigaglia nell'occasione del primo gol e del palo pieno colto nel finale, ma sono due lampi in una gara un pò in ombra.
Marco Lorenzi - biancoscudati.net
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