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News,interviste e altro sulla 4a giornata

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view post Posted on 24/9/2006, 20:41




ProPatria-Grosseto 2-1: Il Grosseto cade a Busto Arsizio
Campanello d’allarme per gli uomini di Mister Allegri, oggi non indenne da colpe

Un Grosseto scialbo cade per la prima volta in questa stagione a Busto Arsizio ad opera di una attenta e guizzante Pro Patria, che ha saputo disputare una buona prova corale e finalizzata dalla doppietta del suo attaccante Artico.
Da segnalare la prestazione super del portiere Michele Arcari, bravissimo a neutralizzare un rigore calciato da Cipolla e autore di un altro miracoloso intervento nel corso del primo tempo su Bianchi.
Mister Allegri conferma il tandem d’attacco Cipolla-Zizzari, mentre in difesa riprendono il loro posto Galeotti e Bianchi.
La Pro parte forte e Valtolina al 9 minuto colpisce la traversa con un bel tiro dalla distanza, ma al 15’ va in rete con Artico che sfrutta in piena area una palla offerta da Temelin (in sospetta posizione di fuori gioco).
Il Grifone colpito si scuote, ma l’estremo difensore Arcari compie il miracolo su un perentorio colpo di testa di Bianchi a seguito di un angolo.
Al 25’ i biancorossi hanno sui piedi l’occasione più ghiotta per il pareggio: Zizzari viene atterrato in aria da Di Cristofaro; il Sig. Lioce concede la massima punizione, ma Cipolla si fa parare il penalty da Arcari.
Il Grifone esce rivoluzionato dagli spogliatoi: Allegri fa entrare Sansovini al posto di Cipolla e Rizzi al posto di Gessa, con il conseguente spostamento di Valeri sulla fascia destra.
La musica però non cambia, la Pro va sempre più vicina al raddoppio che arriva puntualmente al 59’ sempre con Artico, autore quest’oggi di una doppietta.
Il Grosseto si butta in avanti e al 84’ accorcia le distanze sulle conseguenze di un corner con il difensore Bianchi, ma questo non evita la prima sconfitta del Grifone, dopo due pareggi consecutivi

Brutta partita quella offerta quest’oggi dai biancorossi, sconfitti con pieno merito da una Pro Patria, oggi più motivata a raggiungere una vittoria importante per la classifica e per il morale.
Campanello d’allarme per gli uomini di Mister Allegri, oggi non indenne da colpe, soprattutto per i due campi effettuati tra il cambio di campo che hanno snaturato un po’ l’assetto di gioco dei biancorossi.
La trasferta di lunedì con la Pistoiese, che oggi ha impattato a Sangiovanni Valdarno, sarà molto importante per il futuro dei maremmani, ma soprattutto per il tecnico livornese: la sua panchina dopo 4 gare è già in bilico.

TABELLINI PARTITA
Pro Patria – Grosseto 2-1 (1-0)

Marcatori: Artico (P) al 15’ p.t. e al 18’ s.t.; Bianchi (G) al 40’ s.t.

Pro Patria: Arcari; De Cristofaro, Perfetti, Giani, Imburgia; Ticli (38’ s.t. Francioso), Vecchio, Biava, Valtolina (45’ s.t. Rosso); Artico (34’ s.t. Gibbs), Temelin. A disp.: Capelletti, Oldrini, Gargano, Moscardin. All.: Rossi.

Grosseto: Pagotto; Bianchi, Di Meglio, Galeotti; Gessa (1’ s.t. Rizzi), Valeri, Amore, Russo, Ghidini; Cipolla (1’ s.t. Sansovini), Zizzari (21’ s.t. Sorrentino). A disp.: Anania, Mengoni, Scalise, Acciai. All: Allegri.
Arbitro: Lioce di Molfetta (Lanza e Minardi)

Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Al 26’ del s.t. Arcari (P) respinge un rigore di Cipolla (G).
Ammoniti: Imburgia, Temelin, De Cristofaro, Valtolina e Ticli (P); Russo, Ghidini e Sorrentino (G).
Calci d’angolo: 3-7
Spettatori: 1300 circa


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view post Posted on 24/9/2006, 20:46




Dalla Laguna affiora un Monza capolista solitario
In una delle trasferte più insidiose della stagione la formazione guidata da Sonzogni legittima le proprie ambizioni

VENEZIA – In una delle trasferte più insidiose della stagione (basti, tra l’altro, dare un’occhiata ai precedenti negativi che hanno visto spesso il Monza soccombere in laguna) la formazione guidata da Sonzogni legittima le proprie ambizioni e mette in evidenza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il proprio carattere di squadra combattiva e mai doma. Al cospetto di un avversario agguerrito quanto ambizioso il Monza sfodera l’ennesima prova di carattere, che unito ad indubbie qualità tecnico-tattiche gli permette di raccogliere un prezioso pareggio nell’angusto ma suggestivo stadio “Penzo” e di issarsi solitario al comando della classifica, grazie anche alla contemporanea sconfitta della Lucchese nell’infuocato derby di Pisa. Il Monza si schiera privo di Coti, sostituito sulla fascia destra da Espinal, con Tricarico a giostrare al centro del campo insieme a Menassi e con l'ex di casa Borgobello in panchina. L’inizio vede prevalere l’aggressività del Venezia, sostenuto da un pubblico da serie superiore, ma è il Monza a creare con Zaffaroni l’occasione più nitida di inizio partita. La pressione dei locali viene bruscamente interrotta al 20^ minuto, quando Beretta viene strattonato fallosamente in area ospite: l’arbitro non ha dubbi nel decretare il giusto calcio di rigore malgrado le velate proteste dei giocatori locali. In assenza del rigorista designato Coti, si incarica della realizzazione Cristian Campi, che non concede scampo al portiere avversario. La reazione dei padroni di casa è rabbiosa ed immediata e solo due minuti dopo giunge il pareggio ad opera di Moro che a pochi passi dal secondo palo appoggia in rete il pallone proveniente da un cross effettuato dalla sinistra e deviato forse col gomito da Barjie. Il Venezia continua a spingere, ma il Monza si difende con ordine anche se gli uomini di Di Costanzo appaiono più motivati e costringono spesso gli ospiti ad una strenua difesa nella propria metà campo. Sonzogni sostituisce al 35^ Carboni con Capocchiano, affidando al giovane centrocampista la fascia destra e spostando Espinal a sinistra. La ripresa vede prevalere nel possesso palla e nella costruzione del gioco il Monza, nel quale al quarto d'ora Giandomenico subentra ad Egbedi, ma a sorpresa è il Venezia a passare in vantaggio al 27^ con Taccucci che sfrutta a dovere un rimpallo favorevole al limite dell’area e fulmina con un tiro preciso l’incolpevole Concetti. Il Monza si organizza immediatamente e, analogamente a quanto avvenuto nel primo tempo quando era stato il Venezia a reagire prontamente allo svantaggio, perviene al pareggio solo dopo tre minuti con Espinal che elude il tentativo di fuori gioco operato dalla difesa veneziana e si invola verso Lotti superandolo con un vellutato pallonetto. L’ultima azione della partita vede protagonista Zerbini, che si mangia letteralmente una ghiotta occasione, solo davanti a Concetti, concludendo malamente di testa un preciso cross dalla sinistra. Il triplice fischio finale sancisce un pareggio equo, che premia un Monza maturo e capace di non perdere la calma neanche di fronte al Venezia scatenato ammirato nella prima frazione su un terreno di gioco dal quale, alla luce di quanto visto oggi, non saranno molte le formazioni ad uscire indenni.

VENEZIA - MONZA BRIANZA 2-2

MARCATORI: Campi (M) su rig. al 21', Moro (V) al 24', Taccucci (V) al 71', Espinal (M) al 76'.

VENEZIA: Lotti, Taccucci, Scantamburlo (dall’ 83' Rebecca), Bono, Melucci, Mayer, Collauto, Pradolin, Gennari, Poggi, Moro (dal 65' Zerbini).
Allenatore: Di Costanzo. In panchina: Aprea, Mei, Piovesan, Marfia, Florean.

MONZA BRIANZA: Concetti, Campi (dal 78' Perico), Barjie, Espinal, Fabiano, Zaffaroni, Tricarico, Menassi, Egbedi (dal 61' Giandomenico), Beretta, Carboni (dal 35' Capocchiano).
Allenatore: Sonzogni. In panchina: Carrara, Tamai, Borgobello, Bertolini.

Arbitro: La Rocca di Ercolano
NOTE: giornata soleggiata, temperatura ideale (23°), terreno in buone condizioni. Spettatori circa 7.000 dei quali 3.850 abbonati. Buona rappresentanza di tifosi giunti da Monza (circa 400). Ammoniti: Collauto (V), Menassi, Beretta e Tricarico (M) - angoli 5-4 per il Venezia. Recupero: 2 + 4.


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Pavia - Novara 1-1
Buona partita degli azzurri che hanno ritrovato il loro pubblico dopo la diffidenza estiva

L'andata del derby più sentito dai tifosi pavesi si archivia con il risultato di parità. Un pareggio scaturito da una gara dai due volti: l'inizio è novarese tant'è che dopo solo 3 minuti i piemontesi passano in vantaggio con Ciuffetelli che sfrutta il primo svarione della difesa azzurra. Al 7' Rossi ci prova con un rasoterra che finisce alla sinistra di Micillo.
Il Pavia arranca sino alla prima mezz'ora: dopo si inizia a vedere più compattezza e voglia di riscatto.
Tra il 27' ed il 28' minuto gli azzurri conquistano due corner che iniziano a mettere in crisi la difesa ospite.
E' poi il Novara a rifarsi vivo davanti a Casazza al 44' con Espinal.
Al 1° della ripresa Massaro entra in campo a sostituire Todeschini e la partita assume già un tono più dinamico. Il Pavia si fa vedere sempre più spesso in avanti nella metà campo dei novaresi: ci prova Veronese al 4' di testa sopra la traversa. Al 7' buon cross di Massaro dalla sinistra, sempre Veronese in area di testa spedisce di poco sopra la traversa.
Sono le prove generali per il goal di Paolo Rossi che arriva al 14': punizione di Massaro sulla tre quarti sinistra. L'attacante azzurro va sul fondo, si smarca tra due uomini, appoggia su Lunardini che tocca per De Martin al limite dell'area. Il n°7 pavese sfiora il pallone che arriva a Rossi che di sinistro insacca un gran goal che fa esplodere il "Fortunati".
Il Pavia dopo la rete del pareggio esce davvero ancora una volta alla meglio: gli uomini di Torresani prendono le giuste misure per cercare anche il raddoppio.
Due le occasioni d'oro non sfruttate: al 32' con una punizione spettacolare di Foglio al limite dell'area grande, ed al 46' con Veronese che non sfrutta un cross di De Martin e spara per un niente sopra i pali di Micillo.
Che dire: un buon pareggio, ancora una buona partita degli azzurri che hanno ritrovato il loro pubblico: dopo la diffidenza estiva (dovuta agli scarsi risultati raccolti durante la fase iniziale di preparazione) il pubblico pavese è riapparso numeroso sugli spalti del "P. Fortunati".

PAVIA: Casazza, Todeschini ( dal 1' st Massaro), Di Fausto, Lunardini (dal 22' st Bevo), Grassi, Bandirali, De Martin, Rossi (dal 44' st Selleri), Veronese, Valdifiori, Foglio.
A disposizione: Cantele, Acerbi, De Stefano, Bigioni.
All. sig. Marco Torresani

NOVARA: Micillo, Bonfanti, Paoli, Ludi (dal 29' st Cusaro), Lorenzini, Ciuffetelli, Matteassi, Coletto, Vieri (dal 17' st Palombo), Bresciani (dal 37' st Evola), Espinal.
A dispozione: Lamantia, Morganti, Bigica, Piraccini.
All. sig. Luigi Sacchetti

Arbitro: Forconi di Aprilia
Assistenti: sigg. Roccasalvo di Catania e Pasquali Cerioli di Milano

Marcatori: Ciuffetelli (NO) al 3' pt, Rossi (PV) al 14' st

Ammonizioni: Ludi (NO) al 20' pt, Paoli (NO) al 31' pt, Bandirali (PV) al 40' pt, Matteassi (NO) al 13' st, Rossi (NO) al 14' st, Evola (NO) al 37' st.

Angoli: 5 a 4 per il Pavia

Recupero: 3' nel primo tempo e 4' nel secondo tempo


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Sangiovannese-Pistoiese 1-1
A San Giovanni il paradiso sfuma all'ultimo

È finita in pareggio la gara della Pistoiese a San Giovanni Valdarno. La Sangiovannese ha realizzato su calcio di rigore con Genevier (fallo di Venturelli) il goal dell´1-1 al 48´ del secondo tempo, terzo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro. Gli arancioni erano andati in vantaggio con Romanelli (giovane prezioso, al secondo centro stagionale) al 23´ della ripresa. Purtroppo i punti lasciati sul campo di San Giovanni sono pesantissimi, perchè ormai la vittoria era quasi in tasca. A caldo il rammarico è forte, ma va anche considerato che questo pareggio interrompe la mini serie di due sconfitte. A mitigare parzialmente il disappunto c´è inoltre un episodio avvenuto al 47´ del primo tempo, quando Mareggini ha compiuto un miracolo spedendo in angolo una conclusione a botta sicura dall’altezza del dischetto da parte del centravanti valdarnese Del Rio. La squadra di Tedino ha giocato una partita di sacrificio ed ha a lungo accarezzato un successo poi sfumato in extremis. La Sangiovannese ha giocato buona parte del primo tempo e tutta la ripresa in dieci per l´espulsione decretata dall’arbitro ai danni di Baiano, reo di una doppia ammonizione. Ora è necessario fare di necessità virtù, annotando la conquista di un punto in trasferta, che fa classifica. E far tesoro degli errori per ripartire, evitando di lasciarsi travolgere dalla tensione e dalla rabbia, che non portano nulla di buono. I risultati migliori verranno. Dimenticare San Giovanni, l´Ivrea e Cremona per affrontare il Grosseto con la forza dei nervi distesi, potrebbe essere una buona idea. Oggi in maglia arancione ha debuttato l´austriaco Wolf.


acpistoiesecalcio.it

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Cittadella: Ancora stregato il Tombolato
Rinviato l'appuntamento con il successo tra le mura amiche per i ragazzi di Foscarini

Per quarantacinque minuti il 'Citta' sembra staccare la spina rispetto alla gara di Padova e sbatte sistematicamente sul muro di centrocampo eretto dal tecnico del Pizzighettone Venturato: la squadra ospite ben messa in campo non lascia spazi giocabili agli avversari ed è pronta ad offendere in contropiede. Sono molti gli errori di misura da entrambe le parti e le l'occasione più ghiotta è al 24' per gli ospiti con Piccolo che defilato a destra tira sull'esterno della rete. Per contro al 28' Meggiorini viene lanciato in profondità da Giacobbo ma l'attaccante perde il tempo e il suo cross viene vanificato. Al 36'sono gli ospiti a sfruttare un lancio lungo sul quale Germinale approfitta di un malinteso della difesa locale e con un bellissimo pallonetto supera Pierobon. Ancora pericolo al 6' della ripresa per l'estremo del 'Citta' quando Piccolo s'infila tra le maglie difensive e il suo diagonale s'infrange sul palo. Ma la ripresa segna il riscatto dei granata: al 21' una staffilata su punizione di Giacobbo si stampa sulla traversa e al 23', dopo un doppio scambio con Volpe, è bravo Riberto a mantenere la calma e a infilare la sfera tra palo e portiere per il pareggio meritato. Potrebbe arrivare la vittoria nel recupero al 46' quando su angolo di Riberto è De Gasperi che ruba il tempo a tutti e di testa manda la palla a toccare la parte alta della traversa. Come annunciato è stata una gara dura che Giacobbo e compagni sono riusciti a rimediare in maniera positiva.


CITTADELLA: Pierobon, Manucci, Marchesan, Iori, Cherubin, Giacobbo, Volpe, Carteri, Menichini (st 32' Fofana), Meggiorini (st 1' De Gasperi), Campo (st 1' Riberto). A disp. Villanova, Grighini, Cozza, Musso. All. Foscarini
PIZZIGHETTONE: Cordaz, Del Prete, Piccinni, Astori, Colicchio, Porrini, Deinite (st 16' Campisi), Zagaglioni (st 26' Conrotto), Germinale, Parmesani, Piccolo (st 31' Croceri). A disp. Gualina, Polonini, Nodari, Del Sante. All. Venturato
Arbitro: Stefanini di Livorno, ass. Frollo di Firenze e Antico di Palermo.
Marcatori; pt 36' Germinale, st 23' Riberto
Note: giornata calda e soleggiata, terreno in perfette condizioni, spettatori 700 circa. Ammoniti Carteri, Parmesani, Zagaglioni e Croceri. Angoli 3 a 1 per il Cittadella.

Stefano Albertin - ascittadella.it
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Pellegrino: «Una vittoria fortemente voluta dalla squadra»
Soddisfatto il tecnico biancoscudato, Maurizio Pellegrino, per l'importante vittoria conquistata a Cremona

Comprensibilmente soddisfatto, il tecnico Maurizio Pellegrino ha così commentato la vittoria contro la Cremonese: «Sono contento perchè questa è stata una vittoria che i ragazzi hanno fortemente voluto e lo hanno dimostrato giocando con grinta e cuore. Quando si lavora bene, alla fine i risultati arrivano».
E a chi chiedeva del modulo impiegato, un 4-1-4-1 inedito in questa stagione, Pellegrino ha risposto: «Il modulo impiegato oggi era quello più adatto agli uomini più in forma in questo momento. Comunque stiamo lavorando per poter adeguare il nostro schieramento all'avversario di turno, quindi sarà possibile vederlo cambiare ancora».
Al seguito della squadra, oltre al capitano Ivone De Franceschi e al Direttore Organizzativo Gianluca Sottovia, c'erano il vice presidente Enzo De Gasperi e la consigliera Barbara Carron.


padovacalcio.it

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Padova: Cestaro ordina: "Voglio vedere la volontà"
"Ribadisco che alla quinta giornata tirerò le somme. Società in vendita? Una voce assolutamente priva di fondamento"

Proviamo a provocare simpaticamente Marcello Cestaro: prendendo come punto di riferimento articoli apparsi in questi giorni su altri giornali e notizie date alla televisione, lei vende oppure ha già venduto il Padova? La reazione del presidente assomiglia a quella che lui stesso vorrebbe vedere dai biancoscudati a Cremona: impetuosa, per usare un eufemismo. Tralasciamo i commenti folkloristici espressi dall'imprenditore vicentino su chi ha scritto di voci più o meno consistenti sulla cessione della società (anche se maliziosamente un po' ci dispiace non riferirli: troppo pepati e degni di un piacevole gossip), ma passiamo ai concetti.

«Alla fine dello scorso campionato, non ricordo se prima dell'ultima partita o subito dopo, mi telefona un procuratore che conosco e mi dice: ci sarebbe la possibilità di un abboccamento da parte di persone interessate all'acquisto del Padova. Non ho nemmeno voluto sapere chi fossero. Gli ho detto "no grazie, incontrarci sarebbe una perdita di tempo". Tutto qui». In effetti, un presidente che pensi di vendere una società alla terza giornata di campionato quando punta in maniera dichiarata alla promozione, non sembrerebbe uno stratega del mondo imprenditoriale. A meno che - impossibile - non arrivi una offerta galattica.

La squadra. Cestaro, che questa mattina con ogni probabilità farà visita ai giocatori in occasione della rifinitura a Bresseo, spiega il suo pensiero: «I ragazzi devono avere capito che sul campo bisogna dare tutto. Ho detto loro: o così, o così. Altrimenti qualcuno si ferma e molla tutto. Il mio atteggiamento non potrà essere diverso finchè non cambierà la situazione. A Cremona, mi interessa soprattutto che dimostrino la volontà. Il risultato conta, ma si sa che concorrono tanti fattori. Ripeto, voglio vedere prima di ogni altra cosa la volontà di fare».

Allarghiamo il discorso. L'annunciato bilancio alla quinta giornata, se abbiamo ben compreso, non riguarda soltanto l'allenatore e i giocatori, ma anche altri addetti ai lavori, ad esempio il direttore sportivo. «Se le cose si sistemano, nessun problema - sottolinea Cestaro - In caso contrario, il primo ad essere messo in discussione sarei io, e di conseguenza tutti gli altri». Un concetto che si ricollega a quel "altrimenti qualcuno si ferma e molla tutto" pronunciato pochi secondi prima, e che diventa ancora più chiaro con la postilla: «Mi fermo qui con i discorsi, perchè alla vigilia di una partita e dopo una settimana delicata non è il caso di approfondire. L'ho detto: vediamo alla quinta giornata». Forse ha corso il rischio di essere frainteso (absit iniuria verbis, ovvero senza offesa per nessuno: è capitato in questi giorni al Papa) alla fine della partita persa all'Euganeo con il Cittadella, ora non esiste alcun pericolo, perchè ha tolto ogni dubbio sul suo pensiero.

E aggiunge: «Pellegrino si è fatto sentire con i giocatori in questi giorni. O dimostrano che vogliono farcela, oppure si volta pagina». E sempre per dare alla comunicazione un valore di chiarezza, chiediamo al primo dirigente biancoscudato di approfondire il concetto di "una pagina che si volta". Ma il presidente conferma ancora una volta che si deve aspettare la quinta giornata, dopo Ivrea. Gli abitanti della città piemontese, secondo l'etimologia latina si chiamano eporediesi, un nome che presenta una sinistra e non lontana assonanza con "epurazioni". Ci auguriamo che il Padova ritrovi punti, gol e brillantezza, perchè - lo ricordiamo - il piano triennale prevede un progetto da rispettare.

Paolo Donà - Il Gazzettino di Padova
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Pisa - Lucchese 1-0
Prima vittoria casalinga per i neroazzurri di Mister Braglia nell'atteso derby con la Lucchese

Il Pisa riesce a vincere grazie ad un gol di Ferrigno nel 2° tempo; Braglia deve fare a meno dello squalificato Biancone e dell'infortunato De Simone, quindi stessa formazione scesa in campo contro il Sassuolo, tranne Chaib al posto di Biancone. Ad inizio partita nella Curva Nord Maurizio Alberti uno striscione recitava "Questa è l'Arena combattete da ultras" e così è stato, dal 1° all'ultimo minuto la squadra pisana ha lottato su ogni pallone, battendo una Lucchese mai imbattuta e che non ha subito nemmeno un gol in 3 giornate; il Pisa che per le prime tre partite ha collezionato tre 0-0 consecutivi, e che è riuscito a segnare il suo primo gol proprio nel derby rimanendo comunque con la difesa imbattuta.
Nei primi minuti le due squadre cercano di studiarsi, all' 8' punzione per i nerazzurri, batte Baggio ma l'estremo difensore rossonero Brunner non ha problemi a parare. Dieci minuti più tardi Raimondi prova a buttare la palla in rete ma anche qui il portiere lucchese devia in angolo, e così dagli sviluppi del calcio d'angolo un batti-ribatti dal quale il Pisa sfrutta 4 calci d'angolo. Sia il Pisa che la Lucchese per il primo tempo non si impensieriscono più di tanto, fino al 40' quando un colpo di testa di Baggio termina di poco a lato della rete. Squadre negli spogliatoi, dopo un primo tempo a ritmi elevati.

Nella ripresa stesse formazioni, qualche minuto di tensione sugli spalti, ma tutto ritorna subito alla normalità. Pochi minuti dopo l'Arena esplode per il momentaneo (e poi definitivo) 1-0, Ferrigno sigla il primo gol per il Pisa in campionato. La tensione in campo è alta, l'arbitro Scoditti di Bologna fischia punizioni su punizioni, e nel mentre Pea decide di inserire Masini al posto di Di Gennaro. Al 20' Baggio su assist di Feussi ci prova al volo ma la palla finisce alta sopra la traversa. Raimondi si infortuna e viene sostituito da Bolzan, 5 minuti più tardi entra Carruezzo per Micco, alla mezz'ora Napolioni manda sopra la traversa, l'attacco lucchese non impensierisce più di tanto Puggioni. Al 40' espulsione dalla panchina di Micco. Un finale sostenuto non solo dalle due squadre in campo, ma anche dagli spalti, dove l'ncitamento era alle stelle.

Il Tabellino:
PISA: Puggioni; Calori, Chiarini, Zattarin; Raimondi (21' st Bolzan), Passiglia, Braiati, Dobrijevic (9' st Feussi); Chaib (41' st Peluso), Ferrigno, Baggio. A disp. Bini, Movilli, Boldrini, Marino. All. Braglia.
LUCCHESE: Brunner, Campana (30' st Mannucci), Renzetti, Giampieretti, Geraldi, Ceccarelli, Bonfanti, Napolioni, Di Gennaro (12' st Masini), Coralli, Micco (26' st Carruezzo). A disp. Rodriguez, Carusio, Konè, Monticciolo. All. Pea.
ARBITRO: Scoditti di Bologna
NOTE: Campo in buone condizioni. Spettatori circa diecimila, con un migliaio di sostenitori lucchesi. Angoli 6-6. Ammoniti: Dobrijevic, Ceccarelli, Napolioni, Ferrigno, Zattarin. Espulso Micco dalla panchina dopo la sostituzione. Recuperi 2' e 6'.


Laura Macrì
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Sangiovannese: Genevier dal dischetto pareggia nel finale
Sensibili miglioramenti della Sangiovannese, soprattutto in difesa

San Giovanni Valdarno - E' divenuto tristemente semplice fare la cronistoria delle partite della Sangiovannese. Poco gioco, trotto lento e manovre compassate. Un copione che si è ripetuto anche oggi, anche perché la Pistoiese ha fatto veramente poco per ravvivare l'incontro. Ma veniamo alla cronaca. La Sangiovannese è trascinata dal solito Baiano, che svaria da una parte all'altra senza trovare una grande collaborazione nei compagni. Al 5' è lo stesso numero dieci ad incunearsi in area di rigore, ma viene fermato a nostro avviso irregolarmente: l'arbitro ammonisce l'attaccante napoletano per simulazione. Provvedimento che peserà nell'arco dell'incontro visto che al 23' è lo stesso giocatore a commettere un brutto fallo, che gli costa la seconda ammonizione. E a testimonianza che la gara è priva di sussulti ecco gli unici due episodi del primo tempo: il primo al 30', quando Alteri incorna ma la palla sfila sul fondo; la seconda ed ultima il tiro a incrociare di Dal Rio (40') dove però Mareggini si supera e mette in angolo. Secondo tempo più vivace, con una Pistoiese decisa almeno in parte a sfruttare la superiorità numerica. Al 18' il neo entrato Romanelli prova ad impensierire la difesa azzurra, ma Nocentini riesce a brogliare. Ma il goal arancione è vicino: Catacchini crossa rasoterra e Romanelli prova un improbabile tiro in scivolata: la palla si impenna, prende un giro anomalo e si insacca sotto l'incrocio, con De Juliis a guardare e francamente incolpevole. Due minuti più tardi la Pistoiese ci riprova ma l'estremo azzurro dà prova della sua esperienza e blocca. Al 41' è nuovamente Alteri a cercare la via del goal non trovando però la fortuna di Romanelli. Ma al 47' ecco l'episodio che mantiene ancora un po' di ossigeno nei polmoni della Sangiovannese: Ferrero in area cade e l'arbitro assegna la massima punizione. Genevier trova il coraggio di andare sul dischetto e viene premiato: la palla a fil di palo con Mareggini vicino di un soffio a salvare il risultato. Un incontro che ha fatto vedere dei sensibili miglioramenti nella Sangiovannese, specie in difesa. Davanti invece rimangono i soliti problemi, con pochi tentativi da annotare, complice sicuramente l'assenza assoluta del gioco sulle fasce. La Pistoiese è sicuramente una squadra giovane, e forse pecca ancora di poco esperienza: gli uomini di Tedino devono
imparare a sfruttare quanto meno le situazioni a loro favore: tre quarti di partita giocata in superiorità numerica è indubbiamente una condizione da massimizzare.



Antonio Vannini
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Padova, era ora!
I biancoscudati colgono i primi tre punti della stagione al termine di una gara che li ha visti padroni del campo

Il Padova mette la testa fuori dal guscio, finalmente. Lo fa conquistando i primi tre, importanti, punti della sua stagione a coronamento di una prestazione maiuscola per intensità ed organizzazione di gioco.
Il calcio è proprio una bestia strana, verrebbe da dire, tanta è la differenza che corre tra il Padova che ha piegato la resistenza della Cremonese in un campo dove non vinceva da 74 anni, ed il Padova impacciato e in balia dell'avversario di sette giorni prima nella sconfitta interna contro il Cittadella. E' una squadra solida, quella messa in campo da Pellegrino allo "Zini". Una squadra che, dopo una partenza timorosa, ha saputo calare gli assi vincenti uno dopo l'altro, merito della prestazione dei singoli di maggior estro, ma merito soprattutto di un collettivo che oggi ha fatto capire a tutti di essere dalla parte del tecnico e determinato a vincere.
Vittoria voluta, cercata e... trovata, quindi. Anche la Cremo è in cerca di punti facili. Lo si capisce da subito, perchè sono i padroni di casa a portarsi nei pressi dell'area biancoscudata per primi. I venti minuti iniziali, però, sono da pennichella del dopo pranzo, tanto leziosa è la manovra dei grigiorossi e tanto attendista l'atteggiamento di Bedin & Co. Il Padova fa ciò che deve, tuttavia, ossia aspetta l'avversario per colpirlo in contropiede. Accade questo attorno al 22', quando Zecchin guadagna una punizione dai 25 metri, che Bianchi para a terra. E' il preludio al vantaggio. Russo conquista una palla sulla destra e lancia l'affondo, trovando sulla strada un difensore grigiorosso che lo stende. Sul pallone si presenta lo stesso Zecchin, ma stavolta la posizione suggerisce di crossare il pallone che, calciato a mezza altezza, trova smarcato Sinigaglia: sfruttato il rimpallo favorevole, per l'ex centravanti dell'Arezzo è un gioco da ragazzi infilare Bianchi in diagonale. E' 1-0.
Sul vantaggio il Padova gioca sulle ali dell'entusiasmo. Non solo la Cremonese non riesce a reagire allo smacco subìto, ma i biancoscudati si fanno pericolosi ancora attorno alla mezzora con un paio di inserimenti sulle fasce. Il dominio di marca patavina culmina al 46', con il gol del raddoppio, una perla da cineteca. Turchi fraseggia con Sinigaglia che, stoppata la palla col petto, gli serve l'assist appena fuori dall'area di rigore: il centrocampista di coordina e lascia partire un destro al vetriolo che si insacca all'incrocio dei pali, con Bianchi impotente nonostante il tuffo. Raddoppio meritato, Cremonese a terra. Solo in questo momento i grigiorossi si rialzano; un minuto dopo è il fantasista Pepe (il migliore della truppa di Verdelli) a concludere dalla distanza, con il pallone che si stampa sulla traversa a Cano battuto. E' l'unico sussulto per la squadra, frastornata dall'uno-due biancoscudato e poco razionale nella costruzione del gioco dalla metà campo in su.
Nonostante il duplice svantaggio i padroni di casa non demordono e l'inizio di ripresa vede ancora Pepe protagonista. Al 2' la Cremo reclama per un rigore, che forse c'è anche, per un atterramento proprio del numero 10 di casa. Al 14' è Carparelli a provarci, ma Cano risponde di piede. Quindi è il Padova a tornare padrone del campo, una volta chiusa la parentesi con il forcing dei lombardi. Il terzo gol non arriva per un'inezia al 25': il contropiede dei biancoscudati è fulmineo; Zecchin corre lungo la fascia sinistra e mette in mezzo per Sinigaglia, il cui rasoterra di destro al volo si stampa sul palo. Poi la stanchezza prende il sopravvento: la Cremonese cala alla distanza, il Padova controlla con maestria il gioco a centrocampo, sfiorando ancora il 3-0 nei minuti di recupero, quando Bianchi si supera nella conclusione ravvicinata di Russo dopo una sgroppata di 40 metri di campo sul lancio dalle retrovie.
Il triplice fischio finale fa tirare una bella boccata d'ossigeno al Padova: la delusione del dopo Padova-Cittadella è passata, ora c'è spazio per qualche sorriso e meritate pacche sulle spalle. Vietato esaltarsi il campionato del Padova inizia oggi.

LA PAGELLA
Cremonese-Padova 0-2: E' un Padova che sfiora l'encomio con Turchi e Sinigaglia
Cano 6: Gara sostanzialmente tranquilla, per lui. Corre un pericolo sul finire di primo tempo in occasione della traversa piena di Pepe, nella ripresa respinge con i piedi un tiro di Carparelli appena dentro l'area.
Mastronicola 6: Buona prestazione, la sua. Non concede nulla agli avversari ed è sempre puntuale nelle chiusure.
Stancanelli 6,5: Lo stavamo aspettando. Il terzino sinistro macina qualche chilometro sulla fascia di competenza: è incisivo quando serve, preciso nei recuperi quando invece è la Cremonese a proporsi in avanti.
Mazzocco (dal 20' s.t.) 6: Entra in campo a metà ripresa ma sembra che il terreno di gioco l'abbia gestito fin dall'inizio, tanto è bravo a calarsi nei ritmi della gara.
Zeoli 6,5: Trascinatore della difesa, la sua gara è impeccabile, anche se gli attaccanti della Cremonese sono facili prede della retroguardia biancoscudata.
Bedin 6,5: Il capitano parte in sordina, ma è nel momento topico della gara, ovvero a metà ripresa, che lo vediamo sfoderare grinta e cattiveria agonistica tali da distinguerlo nel centrocampo scudato.
Cotroneo 6: Ha vita facile, perchè la quantità offensiva dei padroni di casa è davvero poca. Non si fa trovare impreparato.
Russo 6: Buona gara, anche per lui, impreziosita da qualche discesa sulla fascia. Fallisce di un soffio il facile 3-0, ma la stanchezza nel finale ha preso il sopravvento. In crescita.
Calà Campana 6: Si nota soprattutto quando il Padova deve rompere il gioco dei grigiorossi. E' importante in fase di interdizione, nell'impostazione del gioco alterna buone giocate ad altre meno efficaci.
Lolli (dal 11' s.t.) 6: Si adatta senza difficoltà al doppio ruolo che gli viene imposto da Pellegrino: prima in mezzo al campo, quindi come terzino sinistro in luogo di Stancanelli.
Sinigaglia 7: Un gol, un palo nel finale ed una prestazione da incorniciare. Che sia il vero Sinigaglia, finalmente?
Turchi 7,5: E' la vera sorpresa di giornata. Gioca una gara superlativa, dimostrando una grande propensione alla costruzione del gioco d'attacco biancoscudato, creando spazi e concludendo dalla distanza. Una botta da fuori gli vale il gol più bello della domenica.
Miglietta (dal 11' s.t.) 6: Tiene il campo a dovere, senza disdegnare qualche sortita offensiva. Si distingue soprattutto per il buon palleggio anche nello sbrogliare situazioni delicate.
Zecchin 6: A dire il vero non è entusiasmante, nell'arco dei 90 minuti. Fornisce l'assist per Sinigaglia nell'occasione del primo gol e del palo pieno colto nel finale, ma sono due lampi in una gara un pò in ombra.


Marco Lorenzi - biancoscudati.net

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