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Lucchese

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davide12
view post Posted on 6/9/2006, 08:50




La Storia della Lucchese:
In una piovosa serata del 25 maggio 1905 nasce la prima formazione di calcio a Lucca. Si chiamava, all’epoca, Lucca Football Club ed i padri fondatori furono i fratelli Vittorio e Guido Menesini che di ritorno dal Brasile portarono per la prima volta nella nostra città un pallone e iniziarono a spiegare le regole di questo strano gioco. Iniziò così l’avventura della Lucchese che assunse nel 1924 – dopo una fusione con un’altra polisportiva locale – la definizione di Unione Sportiva Lucchese Libertas. Il primo grande successo fu una coppa del Re conquistata alcuni anni dopo la fondazione. Nella stagione 1919-20 la Lucchese conquista la Coppa Regionale del comitato toscano battendo il Prato. Gli anni venti sono caratterizzati dalla conquista di una promozione in B e dalla convocazione in Nazionale di due colonne del calcio lucchese: Ernesto Bonino e Johnny Moscardini, i fuoriclasse dell’epoca.
Ma i traguardi più prestigiosi arrivano negli anni Trenta con l’avvento del presidentissimo ingegner Della Santina e del tecnico magiaro di origini ebraiche Egri Erbstein. Arriva nel gennaio 1933 e in quattro anni conduce la Lucchese nel gotha del calcio: la serie A. I calciatori più rappresentativi del periodo sono il mitico Aldo Olivieri, unico rossonero campione del Mondo a Parigi nel 1938, il terzino-capitano Antonio Perduca, Allemandi altro grande terzino della Nazionale oltre che di Inter e Juve, le colonne rossonere Lazzaroni, Petri, Dossena, Azzimonti, Scher, Pescini e Coppa. I rossoneri restano in A per tre stagioni. Poi il declino: la serie B, la retrocessione, la guerra.

Periodo 1945-1952
Sono gli anni della riscossa dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1945 la Lucchese viene rifondata. Risorge da un ristretto gruppo di sportivi (35) tra cui gli ex grandi rossoneri Armando Bonino, Mario Jack Battaglino (il primo capitano della Lucchese degli albori) ed Enrico Canali, oltre a personaggi indimenticabili del calcio lucchese come il segretario Marchesini, il direttore sportivo - factotum Renato Lucchesini, un mago del calcio mercato di allora, i giornalisti Dino Grilli, Leone Grassi e Boris Del Beccaro. Presidente viene eletto per acclamazione Antonio Fontana, che riportò in seno alla società l’ingegner Della Santina. In tre anni, dalla C la formazione rossonera riconquistò la massima categoria, grazie a due promozioni consecutive sotto la guida del tecnico ungherese Czing e del mitico Aldo Olivieri che muoveva i primi passi come allenatore. Dal 1947 al 1952 la Lucchese incrocia le armi al Porta Elisa – stadio inaugurato ufficialmente nel gennaio del 1935 – contro Juventus, Milan, Inter, Roma, Genoa, Lazio, Bologna, Fiorentina. Scontri epici con vittorie di grande prestigio e la soddisfazione di condurre in testa sino a novembre il campionato più bello del mondo. Siamo nel 1948-49, quella mitica squadra diretta dall’omone di quegli anni – Gipo Viani che poi farà grande il Milan – fa riempire il Porta Elisa che arriva a contenere quasi 20mila spettatori. I campioni rossoneri celebrati di quel periodo sono Rosellini, uno dei grandi di sempre della Lucchese, gli azzurri Nichelini e Bertuccelli, il grande capitano Scarpato, i futuri granata Nay, Cuscela, Fabian ed il mitico bomber Ugo Conti, terzo cannoniere di tutti i tempi della Lucchese. Altre tre stagioni nelle quali vestono il rossonero futuri grandi allenatori come Ferruccio Valcareggi e Tommaso Maestrelli prima della retrocessione in B. Il presidente è Umberto Paradossi e in quegli anni arrivano diversi stranieri dall’estroso Toth al goleador Frandsen. L’addio alla serie A arriva al termine di due spareggi consecutivi contro la Triestina, autentica bestia nera dei colori rossoneri.

Periodo 1953 – 1978
Dopo la retrocessione in B la società nel giro di tre stagioni finisce nell’inferno della IV serie. Nemmeno il ritorno dell’ingegner Della Santina sulla tolda di comando riesce a riportare la Lucchese ai fasti del passato. Soltanto grazie ad un ripescaggio per la ristrutturazione dei campionati, i rossoneri tornano in C e per riassaporare il gusto della vittoria occorre l’avvento alla presidenza dell’avvocato Frezza. Il dinamico legale – che ricoprirà poi cariche importanti a livello di Federazione e come organo giudicante in Commissione d’Appello – investe su un tecnico emergente: Leo Zavatti. Il romagnolo in due stagioni costruisce, senza spese folli, una formazione che gioca a memoria e diverte. Nel 1960-61 conquista la B piegando la resistenza delle super potenze Cagliari e Livorno. Ma l’euforia dura poco. In due anni i rossoneri tornano in C e da lì in D. Se ne vanno Frezza, Zavatti e molti giocatori che fecero grande la Lucchese in quegli anni cambiano casacca. L’avvento del Presidente Lino Quilici riporta un po’ di entusiasmo e una nuova promozione in C dopo uno spareggio al cardiopalma con la Sarzanese di Orrico. Cambiano presidenti, allenatori, giocatori. Ma per ricreare un po’ d’entusiasmo bisogna arrivare al 78 quando Romeo Anconetani forma un undici competitivo che arriva a giocarsi la promozione in B con la Spal. Nella partita decisiva – al comunale estense – seguono i rossoneri oltre 5000 tifosi. Un record che resiste al tempo. Ma il palazzo decide diversamente e a salire tra i cadetti sono gli emiliani del Presidente Mazza. Retrocessioni, crisi societarie, fallimento ad un passo segnano gli anni successivi sino all’arrivo del gruppo imprenditoriale Superal.

Periodo 1978 - 1990
Egiziano Maestrelli – Aldo Grassi. Un binomio che ha fatto le fortune della Lucchese della seconda metà degli anni Ottanta. Prima uscendo dopo sette stagioni dall’inferno della C2 grazie ad una squadra solida e pragmatica abilmente diretta da Renzo Melani, il Trapattoni della C, poi conquistando in 4 anni l’agognata promozione in B e conquistando la Coppa Italia di C nella magica notte di una Palermo agghindata a festa per l’imminente disputa dei mondiali del 1990 con lo stadio designato per la fase finale della competizione planetaria. Artefice del miracolo rossonero un allenatore divenuto un simbolo per la città: Corrado Orrico, il maestro della zona. Orrico costruisce in due anni una squadra che gioca a memoria, aggredisce gli spazi, esalta il collettivo. Una formazione che è rimasta nell’immaginario della tifoseria. Donatelli, Simonetta, Rastelli, Russo, Monaco, Giusti, Di Stefano ed il compianto Vignini sono tra i protagonisti più amati dal pubblico. Ma tra tutti spicca il calciatore-simbolo di un secolo di storia rossonera: Roberto Paci. E’ lui il bomber di ogni epoca, è lui il presente di sempre.

Periodo 1990 – 2005
Nove anni di serie B con due promozioni sfiorate – nella prima stagione con alla guida il tecnico di Volpaia e nel 1995-96 primo anno della gestione Bolchi – tranquilli centroclassifica e salvataggi all’ultimo tuffo. La prima stagione è di quelle da incorniciare. I rossoneri sfiorano la serie A piazzandosi alla fine al sesto posto dopo un girone d’andata eccezionale alle spalle del Foggia di Zemanlandia del trio delle meraviglie (Signori, Baiano, Rambaudi). Al Porta Elisa davanti a 10mila spettatori in delirio i giovanotti di Orrico piegano la capolista pugliese. La A sembra a portata di mano, ma nel finale tre sconfitte esterne penalizzano i rossoneri. Tanti gli allenatori e i giocatori importanti arrivati a Lucca grazie al ds Pino Vitale. Uno su tutti l’attuale tecnico della Nazionale Marcello Lippi. L’amara retrocessione giunge nell’annata dell’addio del presidente Maestrelli dopo un inutile pareggio interno con il Cosenza. In C si comincia con Aldo Grassi rimasto solo a gestire la società. Anni difficili, campionati duri e ricchi di insidie. Il momento più bello è quello legato allo spareggio promozionale con la Triestina. Uno stadio gremito, una partita memorabile con l’impresa che svanisce nei tempi supplementari. Dopo quel rigore calciato sul palo del giocatore simbolo degli anni 2000 Eupremio “Tony” Carruezzo. E’ lui l’eroe romantico dei nostri giorni, amato da pubblico e critica per quel suo modo unico di essere uomo prima che calciatore. E’ il secondo goleador di tutti i tempi, la bandiera di una squadra che non ha rinunciato ad un sogno: la serie B.

La Lucchese 2006/2007
La Lucchese allenata da Pea è sicuramente una delle squadre più forti del nostro girone ,insieme al Padova e al Monza, che ambisce alla promozione diretta.
Infatti dopo un anno dall'arrivo della nuova dirigenza molto ambiziosa la squadra sembra essere maturata abbastanza per puntare molto in alto.
DIFESA: A mio parere è il reparto più debole nonostante la presenza in porta dell'esperto Brunner(ex ternana con numerose partite in serie B). Gli esterni sono il dinamico Campana(solitamente a destra) e il più prudente Renzetti a sinistra.
La coppia centrale è composta da Geraldi e Ceccarelli( andato a segno contro il novara) che la scorsa domenica, almeno inizialmente, è stata messa in difficoltà dall'attacante novarese Vieri.

CENTROCAMPO: Qui sono presenti elementi di ottima qualità e quantità.
Infatti gli esterni Bonfanti(grande protagonista contro il Novara) e Micco(autore del primo gol lucchese in mischia) garantiscono grande dinamismo e profondità.
I centrali Napolioni e Giampieretti(ex Modena) garantiscono invece geometrie e forza fisica.

ATTACCO: E' a mio parere il reparto migliore di tutta la serie C1 con quattro elementi che di gol in questa categoria ne hanno realizzati parecchi.
La coppia titolare è formata da Di Gennaro( acquistato nel gennaio scorso dal Lanciano che alla fine è stato il capocannoniere del girone B) e da Coralli(acquistato quest'anno dal Pizzighettone dove l'annno scorso ha realizzato 15 gol).
Per di più la Lucchese ha il lusso di tenere in panchina Carruezzo, punta esperta della categoria che ha sempre avuto una grande vena realizzativa.
L'attacco è completato da Masini autore l'anno scorso di 8 reti.

I Gruppi principali a Lucca:
Il Gruppo principale è formato dai Bulldog

Precedenti tra le due squadre a Cittadella
3 gare giocate (1 vittoria Cittadella, 1 pareggio, 1 vittoria Lucchese)

Questo gli incontri in campionato:
1999/2000 Serie C1/A Cittadella - Lucchese 4-2 (Fantini, Fantini, Fantini, Lombardini (L), Scarpa, Colacone (L)
2002/2003 Serie C1/A Cittadella - Lucchese 0-0
2003/2004 Serie C1/A Cittadella - Lucchese 0-1 (Masini)

Al Tombolato i precedenti sono un pari e una vittoria a testa...




Edited by davide12 - 8/9/2006, 15:25
 
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