Caos organizzativo. E' solo colpa di Macalli? 
di Luigi Mancino
La notizia era già nell'aria: l'ulteriore slittamento dell'inizio della Coppa Italia di serie C è l'ulteriore testimonianza che al 12 di agosto regna ancora tanta incertezza e che stavolta le colpe a nostro avviso non sono addebitabili per intero alla Lega presieduta da Macalli.
I processi di "calciopoli" e la voglia di archiviare troppo velocemente questa brutta pagina del nostro calcio stanno portando ad un inevitabile caos organizzativo, che già tempo fa avevamo avuto modo di anticipare, allorquando noi di C1siamo lanciammo la proposta di fermare almeno fino a dicembre 2006 qualsiasi campionato professionistico e semi-professionistico del panorama nazionale. Solo così si sarebbe dato un assetto finalmente definitivo ad un movimento che, è bene ricordarlo, soffre di altri problemi che probabilmente mai saranno risolti (bilanci truccati, calcioscommesse, ecc.).
L'iter giudiziario e i nuovi deferimenti hanno già portato ad un rinvio dei campionati di serie A, B e D, segno che molto probabilmente anche chi gestisce la terza e quarta serie dovrà in qualche modo adeguarsi. Il coinvolgimento dell'Arezzo nel maxi-scandalo ha aperto uno spiraglio all'Avellino che attraverso l'avvocato Raffaele Viscovo si costituirà terzo interessato nel processo che vedrà tra gli imputati la società toscana. Per questo motivo, quindi, regna ancora profonda incertezza sugli organici di C, situazione che si aggiunge ai problemi scaturiti dalla graduatoria dei ripescaggi (come sempre poco trasparente) e ai procedimenti di Catanzaro, Gela e Sassari Torres che solo di recente hanno ottenuto l'ok per il Lodo Petrucci (manca tuttavia un comunicato ufficiale).
Come si può facilmente evincere, quanto sopra riportato non è addebitabile interamente al comportamento del Ragionier Macalli, che dal canto suo, però, ha commesso diversi errori: il primo, forse quello più grande, è quello di non considerare lo strumento della comunicazione. Società, tifosi ed addetti ai lavori (giornalisti compresi) sono costretti a lavorare nel silenzio più assoluto, senza sapere se e quando partirà la stagione 2006-2007. Al momento appare alquanto utopistico pensare che il 27 agosto si possa scendere in campo per la prima giornata di campionato, più facile ipotizzare la data del 3 settembre (se non addirittura del 10) come quella ideale per dare il via ai tornei di C1 e C2. E qui veniamo all'altro errore del Presidente: ostinarsi attraverso varie interviste a sostenere che il campionato prenderà il via l'ultima domenica d'agosto. Situazione alquanto improbabile, visto che l'Arezzo rischia la serie C e che a causa di ricorsi e contro ricorsi il verdetto finale sarà emanato solo entro la prima decade di settembre.
Il Ragioniere farebbe bene tuttavia a stabilire una volta per tutte l'ordine dei ripescaggi e a varare i gironi, sostituendo semmai a processo avvenuto l'Avellino con l'Arezzo (specialmente se la divisione sarà secondo il criterio est-ovest, in fin dei conti abbiamo assistito anche a cose peggiori, come la famosa X e il girone a 19 di due estati fa). Siamo quasi a metà agosto e si presume sia importante sapere se Ancona, Massese e Pro Sesto debbano allestire o meno una squadra per la C1 ed è analogamente importante sapere se il Portogruaro sia ancora una squadra professionistica o meno. Ed invece nulla, l'unica cosa che è lecita sapere è che il 14 e il 15 di agosto gli uffici della Lega rimarranno chiusi e che la Coppa non prenderà il via nemmeno domenica prossima.
Da sportivi e appassionati ci auguriamo che negli uffici di Firenze qualcosa si stia muovendo, perchè, visto il periodo e l'immobilismo della Lega di Serie C, a questo punto non escludiamo di poterci trovare come vicini d'ombrellone Macalli e i suoi colleghi...
Dateci un segno di vita, fateci capire che state lavorando per il bene (?!?!) di chi investe tempo e denaro (presidenti, sponsor e tifosi) e che al momento non può nemmeno sapere se e dove militerà la propria squadra del cuore!
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