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Cittadella calcio verso il giudizio

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davide12
view post Posted on 1/6/2006, 14:56




Giovedì, 1 Giugno 2006
Falso in bilancio. Il pubblico ...

Falso in bilancio. Il pubblico ministero Paolo Luca ha concluso l'inchiesta a carico del Cittadella calcio. Sono sette le persone iscritte nel registro degli indagati. Tutti i componenti del consiglio di amministrazione della "A.S. Cittadella Calcio srl", sindaci revisori compresi. Sono il presidente Piergiorgio Gabrielli, il suo vice Roberto Bonetto, e gli amministratori delegati Angelo Gabrielli e Werner Seeber. I revisori dei conti, accusati di aver omesso di controllare l'operato della società, sono Gianni Basso, Claudio Sgarbossa e Gianni Fior.
Il pubblico ministero Luca si fa forza della consulenza tecnica della commercialista Chiara Marchetto. Oggetto dell'inchiesta il bilancio dell'esercizio 2001-2002. I componenti del consiglio di amministrazione avrebbero esposto nel consuntivo entrate e uscite non corrispondenti alla reale situazione economica e patrimoniale della società. Ci sarebbe stata una plusvalenza di due milioni 400 mila euro dovuti alla cessione all'"A.S. Roma spa" del calciatore Alessandro Sturba. Plusvalenza che non era ancora realizzata e, comunque, sarebbe stata di competenza dell'esercizio 2002-2003. Un "artificio", secondo l'accusa, che faceva figurare alla società un utile di 370 mila euro, quando in realtà il bilancio si sarebbe dovuto chiudere con una perdita di circa due milioni di euro. In questo modo l'"A.S. Cittadella Calcio srl" ha evitato l'esclusione dal campionato di calcio di serie C1, si è garantita l'erogazione di contributi economici da parte della Federazione italiana gioco calcio, ha evitato di non dover sanare il bilancio come le avrebbero imposto di organi federali, ed infine ha evitato di dover ricostruire il capitale sociale, come impone il codice civile.

Era la mattina del 26 febbraio 2004, quando nella sede di via Dante erano arrivati gli uomini della Guardia di Finanza della capitale. Erano in sei ed avevano chiesto la documentazione fiscale degli anni in cui la società militava nella serie cadetta. A far scattare le indagini della Procura Romana (poi gli atti sono stati inviati a Padova per competenza territoriale) erano state le dichiarazioni di alcuni personaggi noti nell'ambiente del calcio, tra cui l'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, e Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus, che avevano denunciato le sperequazioni tra le spese dei club incuranti della solidità dei bilanci perchè dotati di adeguate coperture politico-bancarie e quelle delle società oculate e attente all'equilibrio finanziario. L'inchiesta della Procura della capitale era stata avviata sulla base delle ipotesi di reato di abuso in atti d'ufficio, falso in bilancio e illegale ripartizione di utili. Tre i filoni delle indagini. Primo: la regolarità dei bilanci dei club (con un occhio anche ai diritti Tv) gravati da gravi passivi. Secondo: la conseguente regolarità delle iscrizioni ai rispettivi campionati, consentite solo se esiste il rispetto di parametri di solidità economiche accompagnato da sufficienti garanzie bancarie. Terzo filone: la reale consistenza dei contratti di compravendita dei giocatori (anche con l'estero), per alcuni dei quali esisteva il sospetto di valutazioni gonfiate a fini di bilancio.

Lino Lava
Il gazzettino

Ma alla fine cosa rischia il Citta?spero niente...
 
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davide12
view post Posted on 2/6/2006, 23:01




Piergiorgio Gabrielli respinge l’accusa di falso in bilancio contestata dal pubblico ministero Paolo Luca nell’ambito della cessione di Sturba alla Roma
«Il Cittadella è una società seria e pulita»
«Le perdite sono state sempre ripianate senza sotterfugi». Settore giovanile: Perrone tra i candidati alla successione di Bresolin

«Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia, quindi sono completamente all'oscuro dell'esito delle indagini del pubblico ministero Paolo Luca». È rimasto esterrefatto Piergiorgio Gabrielli quando ha letto sul giornale di essere stato iscritto nel registro degli indagati per falso in bilancio. «Evidentemente le cose in Italia funzionano così - continua Gabrielli - Prima ancora che lo sappiano i diretti interessati, i giornali pubblicano già le notizie. È un mondo sbagliato». Secondo il pm Luca, che ha iscritto nel registro degli indagati tutto il consiglio d'amministrazione del Cittadella della stagione 2001-2002, la società granata avrebbe inserito nel bilancio di quell'esercizio una plusvalenza di 2 milioni 400 mila euro, derivanti dalla cessione alla Roma di Alessandro Sturba, che invece sarebbero dovuti essere di competenza della stagione 2002-2003. Un "artificio", secondo l'accusa, che avrebbe fatto figurare un utile di 370 mila euro invece di una perdita di un paio di milioni di euro, evitando così l'esclusione dal campionato di C1 e garantendosi i contributi economici da parte della Figc. Inoltre, il Cittadella avrebbe evitato di sanare il bilancio come imposto dalle norme federali, e evitato di ricostruire il capitale sociale come prevede il codice civile.
«Mi meraviglio di come sia potuta uscire una notizia del genere - continua un indignato Piergiorgio Gabrielli - Falso in bilancio, perché avremmo escogitato un raggiro per ripianare una perdita? La nostra è una famiglia di imprenditori di lungo corso, e vi posso assicurare che due milioni e mezzo di euro saremmo stati in grado di pagarli tranquillamente senza cercare sotterfugi nel bilancio. Le perdite al Cittadella in tutti questi anni sono sempre state ripianate dai Gabrielli senza fiatare, abbiamo sempre risposto in prima persona quando c'era da farlo». L'ex presidente granata spiega la vicenda-Sturba: «Abbiamo seguito la normativa della Federcalcio, come fanno tutte le altre società. La cessione di Sturba, un giocatore importante cercato anche da società di calcio della Grecia, per noi rientrava nell'esercizio 2001-2002, ed è stata iscritta nel bilancio che poi è stato regolarmente certificato dalla Covisoc. Se ci fossero state irregolarità, ce le avrebbero di certo comunicate. Ecco allora che l'accusa secondo me cade da sola». Da queste considerazioni, nasce l'amarezza di Piergiorgio Gabrielli: «Ripeto: sono deluso del fatto che escano certe notizie senza che all'interessato sia ancora pervenuto l'avviso di garanzia. La cessione di Sturba è stata un'operazione di routine, di quelle che fanno tutte le società professionistiche. Perché allora solo il Cittadella è stato tirato in ballo, se sono state riscontrate irregolarità? Proprio sulla nostra è stato puntato il dito, quando il Cittadella ha sempre pagato regolarmente tasse, contributi e stipendi ai giocatori? Siamo una società pulita, guidata da imprenditori puliti e seri, da tanti anni nel calcio. Con tutti gli scandali di questi giorni nel mondo del pallone, se capitano episodi come quello del Cittadella come si può credere ancora nel calcio attuale?».
Il Gazzettino

Quindi spero sia tutto regolare...
 
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