| Italia: Lippi `Capace di andare contro un camion`
22/05/2006 14.58.46
(Marcello Lippi)
(DS) - Firenze, 22 maggio - Marcello Lippi non lascia la panchina azzurra: `Capaci di andare contro un camion a rimorchio`. Il commissario tecnico, da Coverciano, prima ringrazia Rossi e Petrucci (“Mi han fatto piacere le parole di Rossi e la fiducia che mi ha dato sia il commissario che Petrucci”), e poi precisa: “Io mi sento sotto schiaffo da sempre, posso dire di non sentirmi felice per le tante falsita` che leggo; cosa volete che vi dica? Devo chiarire ancora delle cose? Allora ribadisco che sono solo stato ascoltato come testimone, e con mio figlio ho i rapporti normali che ci sono tra padre e figlio, che non ho mai avuto una procura Gea, che le telefonate con Moggi non erano pressioni, ma sono chiamate che avevo anche con altri dirigenti di altre squadre. La stampa mi costringe a ridire sempre le stesse cose; non ho mai avuto un procuratore di nessun tipo, magari a dire il contrario e` qualcuno che ha qualche interesse. E questo qualcuno magari dice che Lippi e il figlio possono fare qualcosa, e allora una diceria diventa una verita`. Questo volevo ribadire e chiarire, ma oggi e` l’ultima volta che lo faccio perche` adesso deve pensare a lavorare sodo”.
Dunque, ora si pensa al Mondiale, dopo le voci di dimissioni circolate nei giorni scorsi: “Ho una boccetta di profumo che apro tutte le volte che leggo determinati giornali, cosi` non devo per forza turarmi il naso. Beckenbauer dice che ai Mondiali la pagheremo? Noi andiamo in Germania per far ricredere tutti con delle grandi prestazioni, dobbiamo trasformare quello che sta succedendo in una cosa positiva, cioe` in un’energia positiva. Le dimissioni? Sono state chieste dai giornali e dalla stampa, ci sono due motivi che spingono una persona a dimettersi; il primo e` quando sei stato scoperto e devi scappare, il secondo quando hai la coscienza pulita ma sei deluso. Invece resti in sella se hai un buon rapporto con chi lavori; in questo caso si e` capaci anche ad andare contro a un camion con rimorchio”. Dopo una nuova precisazione sulla posizione del figlio (“Ve lo ripeto ancora: abbiamo un rapporto normale, io gli ho sempre detto tante cose, non ho mai smesso, gli ho sempre detto che non sarebbe mai entrato a Coverciano e cosi` e` stato, ma qualcuno scrive il contrario”) il discorso passa sul male del calcio di oggi: “La situazione e` degenerata ma non per colpa mia; c’e` pero` chi ha interesse a pensare il contrario”. A Zeman tempo fa Lippi disse “Se uno fa parte del sistema non deve criticarlo”; oggi il commissario tecnico precisa: “Sono stato male interpretato, volevo dire questo: se uno critica il sistema non deve farne parte a tutti i costi”.
In questo bailamme, per lo meno, si parla anche un po’ del calcio giocato e della spedizione mondiale: “La squadra e` serena, cosi` come vi ha gia` detto Rossi, abbiamo assolutamente i nervi saldi. Cannavaro capitano? Nessun motivo per cui non dovrebbe esserlo. La crisi Juventus? Io vi dico solo che e` due anni che non sono piu` nella Juve, e che non mi sono mai accorto che esistesse un sistema; oltre a me, anche altre persone che lavorano all’interno della squadra bianconera non se ne sono accorte”. Infine Lippi ammette di avere dei rimpianti per alcune convocazioni mancate: “Diana e` stato un grande professionista perche` mi ha parlato dei suoi problemi fisici; Vieri ha cercato di guarire ma non c’e` riuscito, mentre Lucarelli e` una punta centrale, e io avevo bisogno di altro”.
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